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Il mondo dei serramenti in PVC si evolve con rapidità ed il rischio di fare confusione è sempre in agguato dietro l’angolo. Ecco perché abbiamo pensato di fare chiarezza ed aiutarvi a comprendere al meglio il grande mondo dei serramenti.
I profili in PVC posso essere di diverse classi:
Iniziamo subito con qualche importante dettaglio tecnico.
La normativa UNI 2608/2003 1 stabilisce che la larghezza delle pareti esterne dei profili delle finestre devono essere classificati in 3 classi a seconda dello spessore del profilo estruso in PVC.
In fase di scelta dei serramenti si sente spesso parlare di queste classi ma quali sono le differenze tra serramenti di classe A e B?
La classe A, B o C riguarda le pareti che costituiscono lo spessore perimetrale del profilo in PVC.
Più semplicemente, se guardate in sezione un serramento e vi trasmette una sensazione di robustezza, di certo state osservando un serramento di in classe A, e quindi rispettosi della tabella:
Questi parametri sono fondamentali perché garantiscono:
Quindi gli infissi delle classi inferiori “B” e “C” hanno i profili con pareti più sottili e di conseguenza una resistenza ai danni inferiore e una maggiore esposizione al rischio di incrinatura della saldatura angoli.
I serramenti di Classe A offrono la maggior prestazione sia come resistenza ai danni e sono molto più resistenti ad incrinature della saldatura agli angoli.
Gli altri parametri di classificazione dei profili in PVC riguardano la resistenza ovvero come si conserva caratteristicamente e meccanicamente il materiale nel tempo.
Si tratta della classe S e classe M stabilite dalla normativa 12608/2005 sulla “classificazione, i requisiti e i metodi di prove per profili di PVC-U per la fabbricazione di porte e finestre”.
Queste due classi riguardano l’Europa e fanno riferimento al tipo di clima:
CLASSE S: Dove S sta per “clima severo”. Questa classe invece è prevista per i paesi del sud Europa e quindi anche l’Italia.
La differenza tra queste classi, da un punto di vista produttivo, è da ritrovare negli additivi anti UV utilizzati, con un differenziale di costo che alcuni produttori stimano nel 10-15 per cento a sfavore di quelli più prestazionali.
Pedretti Serramenti utilizza solo estrusi italiani in classe A come da figura:
Se stai valutando la sostituzione dei tuoi infissi devi sapere che quest’anno la detrazione fiscale è pari al 50% del costo sostenuto: si tratta del vantaggioso bonus infissi.
In che cosa consiste?
Per spiegarlo in modo semplice va subito precisato che il bonus infissi è concesso se si eseguono interventi che permettono di ottenere un miglioramento termico dell’edificio.
Rientrano anche in questo bonus la fornitura e posa in opera di:
Anche la sostituzione dei vetri fa parte delle spese per il miglioramento delle caratteristiche termiche dei componenti vetrati esistenti.
Come funziona? L’importo viene distribuito in 10 anni con rimborsi annuali di pari importo.
Essere a conoscenza di queste importanti detrazioni fiscali è il primo passo per ottenere dai serramenti in PVC il massimo, anche in termini di risparmio. Non perdere l’opportunità di cambiare le finestre di casa tua pagando la metà del loro valore!